CRM

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La gestione delle relazioni con i clienti è un aspetto molto importante, per questo Smart Vet ha integrato il CRM (Customer relationship management). Grazie al CRM puoi inviare campagne e-mail filtrando i tuoi clienti e pazienti secondo criteri a scelta: "cerca tutti i cani" (primo filtro) + "cerca tutti quelli nati prima del ...." (secondo filtro). Questa sequenza significa: prima cercami tutti i cani dall'elenco dei miei pazienti, poi all'interno dell'insieme "cane" cerca quelli "nati prima del ..." Una volta effettuata la ricerca per filtri puoi inviare una campagna email o semplicemente controllare quanti cuccioli di cane sono presenti nella tua struttura.

Le campagne e-mail possono essere tipo informativo o per promuovere una tua offerta: "la clinica rimarrà chiusa da...a ..." oppure "offerta per il vaccino...", etc.

Guida Antispam

Se si inviano troppe campagne email, inevitabilmente si finisce nello spam e il proprio indirizzo viene etichettato come spammer. Detto ciò è importante capire cos’è lo spam e come i filtri antispam funzionano.

Cos’è lo SPAM?

Ci sono molti modi per definire lo spam in quanto questo fenomeno interessa diversi aspetti, non solo quello delle campagne email, ma ciò che ci interessa è sapere che con SPAM si intende messaggi di posta indesiderata, spesso commerciali, che non sono interessanti per chi li riceve. Perché le mie email finiscono nella posta indesiderata? La risposta è semplice, a causa dei filtri antispam. Come “ragionino” questi filtri antispam non è propriamente facile da capire. I criteri per definire se un’email è spam o meno sono moltissimi, ma vediamone alcuni:

  • I filtri antispam valutano se c’è già stato uno scambio di email tra i due indirizzi da e verso. Quindi un’email verso un nuovo indirizzo a cui non avete mai scritto ha una maggiore possibilità di finire nello spam.
  • Indirizzo IP: i filtri antispam registrano gli indirizzi IP, per cui se il vostro indirizzo IP è stato etichettato come spammer la vostra email finirà nella posta indesiderata
  • Presenza di troppi link: inserire più di un link all’interno della propria mail può rendere il contenuto “sospetto” per i filtri antispam.
  • Parole sospette: non inserire nella campagne parole che compaiono spesso nello spam che ricevete; un esempio? “compra viagra” è la frase più inflazionata nelle email di spam.

Consigli pratici

Consigliamo di inviare una e-mail senza link e senza allegati e di inviare e-mail solo quando è realmente utile, questi sono i consigli più utili. Altro lavoro da fare è chiedere al cliente, quando se ne ha la possibilità, se ha ricevuto la mail e in caso di risposta negativa chiedere di andare nella posta indesiderata e segnalarla come "non spam" o "attendibile".